L'Origine
date » 04-03-2019
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...un pranzo dal lunghissimo finale, in un luminoso giorno d’estate in riva al mare
le ultime perline di condensa sulla bottiglia di bianco, fredda, ma non ghiacciata, scivolavano fino a bagnare la tovaglia di tessuto/nontessuto bianco/azzurro
pensavo: ...se riuscissi a recuperare dal tempo profondo della memoria le immagini dei ricordi, immagini di luoghi qualunque, di momenti qualunque...
in maniera del tutto casuale sono venute fuori così, destrutturate, sovrapposte, scrostate dal tempo, ma ancora leggibili
Sono fotografie/immagini di memoria...quel che resta del tempo
riflessioni
Siegfried Linkwitz, grande ingegnere del suono diceva:
"...quello che ascolti non è la variazione della pressione dell'aria in sé, ma ciò che ha catturato la tua attenzione nel flusso delle variazioni di pressione che si affollano ai tuoi timpani..."
se volessimo applicare queste osservazioni alla vista, potremmo dire:
"...quello che vedi quando osservi un quadro o una fotografia, non è solo la variazione dello spettro visibile in sé, bensì ciò che ha catturato la tua attenzione nel flusso delle variazioni delle frequenze dello spettro che si affollano davanti alla tua retina..."
in altre parole: quello che ascolti o vedi è anche il risultato dei tuoi retaggi culturali...interazione corpo/mente